sabato 24 aprile 2010

25 APRILE: "BASTA CONTRAPPOSIZIONI!"


MILANO - Per Giorgio Napolitano «il 25 aprile non è solo Festa della Liberazione: è festa della riunificazione d'Italia». Nel suo intervento al Teatro La Scala per il 65mo anniversario della Liberazione, il Presidente della Repubblica ha rievocato lo spirito che animò i Costituenti e auspicato che questo anniversario sia celebrato con «una rinnovata identità e unità della nazione italiana».

Caro presidente,
noi, nonostante qualche proverbiale sassolino nella proverbiale scarpa, non ce la siamo mai proverbialmente presa.
Se la nazione decidesse infine di rientrare nel solco della sua storia e del suo destino Patrio noi non potremmo che essere i primi a gioirne.
Non si tema dunque... siamo pronti a riabbracciare tutti i nostri fratelli, esuli ideologici, rossi e bianchi caino della prima e dell'ultima ora.
Camice nere ne abbiam di ogni foggia e misura... probabilmente ce n'è anche una della Sua misura. Vi attendiamo numerosi!
Attendiamo soprattuto tutti quei pacifisti rossi o arcobanelosi che tanto si dolgono per quei popoli che oggigiorno importano, a suon di bombe, la democrazia Anglosiostatunitenze; a distanza di anni ancora non si capisce, infatti, perché quando gli importatori di democrazia eravamo noi e non Iraqeni o Pakistani, lor signori -pacifisti rossi o arcobanelosi- non si siano mai scandalizzati ma anzi... tutti contenti, lì, ad accender luci durante i bombardamenti.

L'Ostile

giovedì 29 gennaio 2009

IL PERFETTO TEMPISMO DELLA MEMORIA!

fare clic sull'immagine per ingrandire

In guerra coordinazione e tempistica sono le chiavi del successo!
Ammiriamo sbalorditi questo capolavoro tutto di tattica e propaganda mondializzata con cui ancora una volta i sionisti, dopo aver fatto il loro comodo nel campo di concentramento di Gaza, la faranno franca senza battere ciglio.

5 novembre 2008
Israele rompe la tregua penetrando con un gruppo di commando nel territorio di Gaza per uccidere sei militanti di Hamas.
Hamas tiene resistendo alla provocazione rifiutandosi però di rinnovare una tregua di cui vengono in continuazione ignorati i patti da una delle parti.

19 dicembre 2008
Opinione dell'Ostile: i sionisti decidono allora di inscenare il lancio dei famigerati razzi Kassam. Per evitare vittime ai propri fratelli eletti si usano razzi con scarso se non nullo valore esplosivo; quanto basta per costruirsi un casus belli insomma.
Ovviamente la cazzata viene bevuta planetariamente col supporto della stampa embedded e l'aiuto dello schiavo/padrone statunitense. Fortunatamente però gli Stati Uniti si trovano in un vuoto di potere. Bush non è più presidente, ma Obama si insedierà solo il 20 gennaio dell'anno successivo. Un'occasione da farsi leccare i baffi che Israele pianifica attentamente sapendo di avere via libera.

Scatta la carneficina. 200 morti nel primo giorno di rappresaglia nel campo di concentramento Gaza, mentre Hamas con il presunto lancio di presunti razzi kassam totalizza dopo dieci giorni di lanci (50 missili al giorno secondo Israele), il record di 4 vittime (di cui 3 palestinesi sic), e qualche decina di feriti. In pratica ci son stati più colpiti in Italia la sera di capodanno a causa dei petardi e le palle di Maradona, che in Israele dopo 10 giorni di razzi di Hamas.

La fotografia che segue infatti mostra tutto il terrore e il clima di paura dei coloni Israeliani ai confini di Gaza...
Mentre il campo di concentramento Gaza arde i coloni sionisti lavorano placidamente la terra Palestinese rubata di fresco. Che impavidi! Sfidare così audacemente la sorte coltivando la terra sotto il lancio continuo dei razzi kassam! Si vede che al popolo eletto è concesso un favore speciale ignoto a altre popolazioni del pianeta e i razzi perdono il loro potenziale distruttivo durante il volo.

19 gennaio 2009
Dopo un mese di massacri unilaterali l'ipertecnologico esercito sionista non risparmia scuole, ospedali, magazzini d'aiuti ONU, moschee, uffici pubblici, ambulanze, civili, donne e bambini sterminando con droni stile terminetor, bombe al fosforo, affamando, demolendo.
1300 vittime di cui 25% donne e bambini
2500 feriti di cui 85% donne e bambini
Nel mondo si rumoreggia. I servi dei sionisti fanno di tutto per mantere lo status quo ma innanzi all'evidenza anche il popolino col cervello in pappa inizia a ribbellarsi.

Ma ecco il miracolo: 27 gennaio, giornata della liberazione di Auschwitz.
I media preparano il tappeto rosso: inchieste sull'antisemitismo di ritorno, l'orrore del prete negazionista, allarme antisemitismo in ogni dove...

Poi altre notizie ben mirate per spezzare la simpatia per le vittime di Gaza: hamas che tiranneggia i propri avversari politici tornati liberi dopo provvidenziali bombardamenti di un carcere (evviva le bombe della libertà), hamas che censura la stampa (!), un giornalista dice "sembra di essere come in Iraq ai tempi di Saddam"...ma sì è vero, ci eravamo quasi dimenticati che sono solo degli islamici terroristi.

27 gennaio 2009
Arriva finalmente la giornata della memoria. Come abbiamo osato dubitare?
Sotto il lavacro di Aushwitz la compagine sionista si redime delle sue colpe agli occhi del mondo.
E poi ora c'è il messia nero! L'arrivo di Obama che donerà al pianeta un decennio di serenità pace e prosperità!
Giusto in tempo, tutto preciso più di un orologio svizzero...

Una vera forza della natura questi sionisti! Chi oserebbe negarlo?

L'Ostile

martedì 27 gennaio 2009

WILLIAMSON E IL MALE ASSOLUTO...


"L'esponente di punta della Fraternità di San Pio X (Richard Williamson ndo), ha idee chiare anche sulla Chiesa cattolica e sul Concilio Vaticano II. In questo caso Williamson espone una propria teologia in forza della quale vi sarebbero due religioni, una degli uomini e una di Dio. ''Il concilio Vaticano II è la religione dell'uomo, di un uomo che prende il posto di Dio'', da qui è nata una ''nuova religione'' che ha le apparenze della fede cattolica '' ma non è la religione cattolica''. Ma il vescovo si è espresso anche su casi di cronaca che hanno fatto discutere l'opinione pubblica: Williamson ha avuto qualcosa da dire anche su un celebre terrorista americano Unabomber nel quale vede i sintomi di una cattolicità positiva: ''Questa è la mia diagnosi su Unabomber. Si potrebbe dire ciò che si vuole su di lui come criminale terrorista, è buona parte sarebbe vero. Ma egli mantiene ancora un remoto senso cattolico di come la tecnologia rende gli uomini brutali''. ''In che modo - ha aggiunto - sono cattolici quei tecnofili che sguazzano comodamente nei loro computer? Dammi la serietà di Unabomber rispetto alla loro superficialità, ogni giorno della settimana''.
Androkonos.com

E siccome qui all'Ostile abbiamo un debole... non per il Male Assoluto sia mai!!! ma per gli uomini soli che non hanno paura delle proprie idee e sono capaci di portarle avanti sputando in faccia alla stupidità organizzata planetaria... diamo il benvenuto al vescovo Wialliamson nel nostro personale angolo di inferno "La parola ai cattivoni" modesta raccolta di collegamenti internet dove, tra sbuffi di zolfo e arpioni uncinati (oops ho detto uncinato... pietà pietà vado subito in Terra Santa a dare qualche decina di capocciate sul muro), la redazione dall'Ostile si sobbarca l'amaro compito di far parlare quelli che non sarebbero nemmeno dovuti nascere!
E sì, perché anche il nostro antipatico vescovo ha il suo bel blog personale (chi non blogga, si sa, fa peccato): dinoscopus.blogspot.com
...e vai con Dio!

L'Ostile

lunedì 26 gennaio 2009

CHE GUIDONIA INSEGNI E FACCIA SCUOLA!


Una cosa bisogna riconoscergliela... Berlusconi, quando sarà, morirà col sorriso sulle labbra; anzi probabilmente racconterà una delle sue proverbiali cazzate anche alla morte stessa, o al Padre Eterno che di certo non avrà la stessa disponibilità di farsi prendere per il culo come gli italiani.

La stampa come al solito non aspetta altro:
"Si e' trasformato in una caccia allo straniero il corteo organizzato ieri sera da Forza Nuova a Guidonia, il terzo comune del Lazio dove la notte fra giovedi' e venerdi' scorsi e' stata violentata una ragazza in auto e il suo fidanzato e' stato malmenato e rinchiuso nel bagagliaio. Gruppi di giovani armati con mazze da baseball, aste di bandiere, manici di scopa in mano e al grido ''Ammazziamoli'' e ''Tornate a casa vostra'' hanno aggredito e ferito, con prognosi dai 10 ai 20 giorni, quattro romeni e cinque albanesi in tre distinti episodi: due in altrettanti bar ed uno in mezzo alla strada." scrive l'Ansa.
Capire dove inizia la realtà e dove il romanzo antifascista giornalistico a puntate non è facile.
Fa impressione anche il caso dalla ragazza stuprata a capodanno. Il giudice riconosce i domiciliari a Davide Franceschini mentre la sua vittima non trova pace:«Se non fanno giustizia come si deve - dichiara la ragazza - io giustizia me la faccio da sola. Al giudice che ha preso tale decisione direi cosa avrebbe fatto se fosse successo a sua figlia?». Dello stesso tenore il padre che promette una vita d'incubo al ragazzo: "Lui tutte le sere quando va a dormire deve pensare domani che cosa mi può succedere, tutte le sere per tutta la vita, si può sposare, avere dei figli, tanto io lo aspetto non c'è problema".

Ora, non ci è mai piaciuta la "giustizia fai da te", e quello che gli ultimi presunti "raid razzisti" a Guidonia dovrebbero dimostrare è non il far-west del farsi giustizia da soli, ma una cosa molto molto più semplice, molto molto più banale: a ogni azione segue una conseguenza.
È un principio oramai quasi dimenticato in Italia, la classe politica incapace e corrotta ha portato il non-valore dell'irresponsabilità a legge della Repubblica: sbaglio ma non pago, crimino e ci guadagno un posto d'assessore.

Che ci siano dei bravi valorosi signori disposti a riportare l'ordine delle cose come dovrebbe, non può che fare piacere: chi tocca le nostre donne paga, e paga salato, e se non paga salato lui pagherà salato un suo pari. Non è vendetta, non è giustizia fatta in casa, non è punizione sommaria: si chiama responsabilità! La certezza che non si sfugge alle conseguenze delle proprie azioni, la certezza di sapere che ci sarà alla fine il conto sul tavolo.
Un sussulto di vita, ci verrebbe da dire.

L'Ostile

sabato 27 dicembre 2008

FAVOLA DI NATALE...

Anche la logica a un certo punto vuole la sua parte.
Che Israele abbia molti nemici è storicamente risaputo. Che Israele abbia messo in atto una politica in grado di limitare al minimo le perdite e ridurre il più possibile minacce terroristiche possiamo anche darlo per buono. Che ci si venga a raccontare che Hamas rompe tregue e scarica fino a 50 missili se non più al giorno contro le inermi città israeliane potremmo anche sforzarci di crederci. Ma il problema è matematico: dalla rottura della treguaGaza Hamas lancia da Gaza, secondo fonti israeliane, circa 50 missili al giorno. L'intelligence sionista, appoggiata dai mezzi di informazione mondiali, afferma drammaticamente trattarsi di "un quarto della reale forza distruttiva di hamas". Ma torniamo alla matematica...
Morti israeliani dopo giorni di bombardamenti = zero
Israele reagisce a bombarda a sua volta...
Morti palestinesi dopo un giorno di bombardamento = più di 200 morti e centinaia di feriti.
Cazzo ci mettono gli arabi dentro i loro missili? Fette di pandoro?

"In compenso, uno di questi razzi, venerdi, ha colpito una casa nella striscia di Gaza uccidendo due bambine, una di 5 e una di 13 anni: palestinesi.
Quando si tratta di ammazzare palestinesi, i razzi palestinesi sono efficacissimi, mica producono solo «shock». Fanno cilecca solo contro gli israeliani." (Maurizio Blondet - Effedieffe - )-


Vorrebbero darci a vendere l'islam come una forza totalmente irrazionale, fanatica e compulsiva. Tanto irrazionale da continuare a lanciare missili capaci di causare zero decessi pur essendo sicuri della certa, violenta, sanguinosa reazione?
Insomma non bastava l'etichetta di fanatici, integralisti, sanguinari... ora pure 100% coglioni!

O coglione è forse chi si beve le "verità" ufficiali? Ma in fondo di favola il mondo se n'è già bevuta una, quella dei 6 milioni blindata per legge... figurarsi se non ci si beve pure questa.

L'Ostile

giovedì 13 novembre 2008

QUEL GRANDE GRANDE UOMO DI BENIGNI!

Ecco, recitata dalla sua bocca, la poesia dedicata da quel fenomeno culturale e civile dell'Italia d'ufficio Roberto Benigni, a Giorgio Almirante. Da ascoltare attentamente al fine di tenere sempre bene a mente la differenza tra chi "odia" e chi semplicemente "È".



Caro Benigni, pensavamo fossi solo una merda che non sapesse leggere la Divina Commedia nonostante le cerimonie e gli scodinzolamenti degli apparati pseudointellettuali di sistema, ma evidentemente sei qualcosa di peggio. Tanto dovrai crepare pure tu prima o poi... e quando creperai troverai Lui ad attenderti e a risponderti per le rime.
Chissà se fabbricano l'olio di ricino nell'aldilà?

L'Ostile
PS: Spero ti nasca un figlio con la faccia di Berlusconi e il cuore di Dell'Utri!

martedì 11 novembre 2008

RIFIUTI INGOMBRANTI

A sinistra le figure di merda son di casa.
Repubblica di venerdì 7 novembre, sulla gaffe di Berlusconi scriveva:
"...la gaffe di Berlusconi è destinata a scatenare un putiferio. E perché toccherà alla Farnesina sbrogliare la matassa con i colleghi americani"
Toni da vero e proprio incidente diplomatico, neanche ci si trovasse difronte alla crisi del '62!
Ma continua La Repubblica:
"Walter Veltroni è il più severo, e anche quello che realizza la devastante portata negativa delle espressioni del Cavaliere"
Il vocabolario si fa sempre più greve, il "devastante portata" richiama alla memoria la tragedia di Hiroshima, o quella del Vajont... per il cronista di Repubblica la gaffe di Berlusconi è equipollente a cui si contrappone la lucida lungimiranza del premier ombra Veltroni.
Si susseguono poi altre affermazioni da panico diplomatico, sempre secondo Repubblica, con un'intervista alla giornalista Rula Jebreal che afferma sconvolta:
"Mi ha chiamato mia figlia, appena tornata da scuola. Era sconvolta perché anche lei è mulatta. [...] Berlusconi ha offeso tutti gli italiani che hanno un colore diverso della pelle"

Già! Fortuna che c'è Repubblica a difendere spada tratta i diritti delle minoranze contro le devianze razziste pseudo-neofasciste ecc... Definire un uomo di colore "abbronzato" che volgarità! Che schifezza! Quale gretto razzismo!
E infatti fu proprio Repubblica la prima a definire Obama "abbronzato"! Il fu 31 ottobre, per mano del "vate" di sinistra Vittorio Zucconi con una corrispondenza dagli Stati Uniti chiamava Obama "...il senatore abbronzato..." quasi una settimana prima del Berlusca.
Ma come? Non è razzismo? Alla Repubblica hanno proprio la memoria corta o forse si tratta di memoria di comodo?

L'Ostile

venerdì 7 novembre 2008

OBAMA: CAMBIA IL COLORE MA NON LA SOLFA!


A Veltroni l'unica cosa che gli rode e di non poter essere il primo nell'impresa. Ma non si preoccupi, il tempo non gli manca e prima o poi toccherà pure a lui "l'onore".

Noi, dai banchi dell'Ostile, pazientemente attendiamo. Attendiamo che l'ubriacatura Obama passi a questa manica di appecoronati pecoroni politici, mezzi stampa, show-men, intellettuali ecc... Italiani e non, che per un anno intero ce l'hanno menata prima con la gallinella Hilary e poi con "l'effetto Obama". Ma già un avviso possiamo farlo agli esultanti beoti: dopo la sbronza rimane il mal di testa. Buona emicrania cazzoni!

L'Ostile!

L'ABBRONZATURA DI OBAMA

martedì 4 novembre 2008

L'ANGOLO DELLA POESIA

Piazza Navona e li compagni.

Er compagno rosicone
proprio nun c'è stava
a dov'è ingoià pure sto boccone,

che dopo anni d'opposizione
ingiusto proprio je pareva
de rivedè in piazza quer colore:

"Ma come, er nero, er fascista!"
Urlava disperato nel centro sociale voto.
"Qui nun ce segue più nessuno manco pe' svista.
Famo quarcosa pe' ddio, arzamo un maremoto"

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E così se presentorno in piazza:
truci, co' la rabbia de' desperati
tristi, co' la bava de chi se rosica la mazza.

Han tirato pietre, sedie e tavolini
recitando er dettato dei padroni
de fa bastion contrario sempre e senza motivi.

Ma er cammerata mica so' preti e bambini,
che li poi offenne e malmenà come Stalin t'ha scritto,
e se li so' trovati 'nfatti schierati, decisi e ferini
che de esse in piazza pure loro era 'n diritto!

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E dopo li fochi, manco a dillo,
che se so' trovati più soli de pria
ha' cominciato a piagne lacrime de coccodrillo.

E senza pudore se so' 'nventati,
che a piagne miseria so' maestri,
de esse dalli fasci stati malmenati.

E quarcuno ancora je crede,
a sta pletora de desperati,
pecché proprio j'è piacerebbe vede
tutti li neri 'nprigionati

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Ma purtroppo, me tocca dillo,
la verità sta filmata e ovunque poi vedella
che er blog mica ce l'ha solo Grillo.

E dall'artra parte, che de aria fritta c'han fatto scienza,
solo chiacchere de compagni, antifà e pank'abbestia
che chi odia, se sa però, nun fa onesta testimonianza.

De mijoni de telecamere, cellurari e cellulini
non c'è filme che regge quer che dicono con foga
sti compagni rosiconi, corollario dei celerini
che riempono li giornali con la loro chiacchera vota.

L'Ostile


mercoledì 29 ottobre 2008

CRONACA E FANTACRONACA DI UN GIORNO A PIAZZA NAVONA

La versione ufficiale secondo la stampa, o quanto meno secondo Repubblica (che ormai da glorioso giornale nazionale punta al prestigioso ruolo di allegato dell'Unità), è la seguente ed è quella che noi chiameremo FANTACRONACA:

1- Un allegro carosello di festanti studenti canta la loro protesta a Piazza Navona sotto alcun colore politico
2- All'improvviso un furgone carico carico di... fascisti piomba in piazza agevolato (se non scortato ) dalla polizia -Cit. Curzio Maltese-
3- I fascistacci maledetti per mettere un colore politico alla protesta sfoggiano arrogantemente uno striscione di Blocco Studentesco -Cit. Alessandra Vitali-
4- Gli studenti, quelli bravi del carosello, non ci stanno a protestano cacciando via il furgone -Cit. Alessandra Vitali-
5- I nazi ultra skin fascisti allora legnano donne a bambini

La politica è la solita: disinformazione e cazzate tanto al chilo. Per Curzio Maltese, che passa per essere firma prestigiosa del giornalismo italiano, ovviamente vi è un progetto ideologico e forse anche economico: per l'uomo che teorizzò l'idea del "fascismo perenne che ritorna" la continua ricerca di eventi che possano confermare questa teoria (anche al costo di doverli inventare a tavolino), suona come una conferma della qualità dei suoi libri.
Per la signora Alessandra Vitali solo tantissima ignoranza: afferma che lo striscione del Blocco Studentesco si stato esposto con propositi provocatori ignorando la verità elementare che il Blocco Studentesco è uscito vincente sia alla Consulta Provinciale romana degli Studenti ( 27 Novembre 2007), sia (come Azione Universitaria), alle ultime elezioni per la rappresentanza studentesca della Facoltà di Roma Tor Vergata. Per tanto, se mai tale striscione sia stato esposto, era lo striscione del gruppo deputato alla rappresentanza studentesca e la signora Vitali farebbe bene a farsene una ragione che i fatti sono fatti e le sue solo opinioni da casalinga strappata ai fornelli (con rispetto parlando alle casalinghe e ai fornelli).

Da sottolineare il patetismo del Maltese quando sottolinea che lui è stato "testimone di ciò che racconta" e che se "non l'avesse visto con i suoi occhi non ci crederebbe tanta l'assurdità", e infatti era talmente assurdo da non essere vero, come il video segunte fornito dal Blocco Studentesco può dimostrare, ed è quello che noi chiameremo CRONACA: buona visione.

venerdì 6 giugno 2008