domenica 28 ottobre 2007

28 OTTOBRE: UNA MARCIA LUNGA 85 ANNI!

Immoto, come una roccia nel turbinio violento dei flutti, il soldato identitario è una luce ferma e sicura, impossibile da abbattere. Volevano vincerci! Ma come si può fermare chi ha sempre vent'anni! Come si può interrompere una marcia di Civiltà che, seppur incarnata in una forma fisica 85 anni fa, è in realtà in moto da millenni, e per i millenni ancora a venire continuerà a infiammare i cuori e gli spiriti degli uomini arditi, degli ultimi araldi di quella Luce e di quella Tradizione che, già faro d'Occidente, è oggi più che mai ultima preziosa scintilla dell'afflato mitico e divino che gli Dei riposero nel cuore degli uomini. MAI DOMI!
Ne superiori ne eletti...semplicemente migliori! ;)

mercoledì 24 ottobre 2007

COL VIZIETTO CI SI NASCE: PAROLA DELLA REGIONE TOSCANA!

La foto ha in primo piano un neonato, dolcemente addormentato con sul polso il braccialetto di riconoscimento usato negli ospedali. Sopra però non c’è scritto il nome, Antonio o Francesca, Jessica o Andrea, ma la parola “homosexual”.Di fianco, lo slogan: “L’orientamento sessuale non è una scelta”. Un manifesto che presto comparirà negli spot televisivi, nelle pagine pubblicitarie, su cartoline e depliant da distribuire e su manifesti da affiggere sui muri dei pubblici. Questa la campagna-shock, destinata a far discutere, scelta dalla Regione Toscana per combattere le discriminazioni per “orientamento sessuale e identità di genere”. La campagna è sostenuta da “Ready”, la nuova Rete di Comuni, Province e Regioni italiane, che parteciperà al Festival della Creatività, in programma alla Fortezza da Basso di Firenze dal 25 al 28 ottobre prossimi. Il manifesto è stato ceduto gratuitamente alla Regione Toscana dalla Fondazione canadese Emergence, che lo aveva utilizzato la scorsa primavera per la giornata mondiale contro l’omofobia con il patrocinio del governo del Quebec, dell’agenzia di salute canadese e della città di Montreal.
Panorama.it

Con le buone o con le cattive! Questa è la consegna del nuovo regime...e se il pensiero unico conforme non vi è ancora entrato in testa con le buone, ecco pronta la massiccia opera di propaganda, finanziata ovviamente con i soldi pubblici, atta al definitivo lavaggio del cervello. Ancora una volta tra l'altro si finge di non vedere la pericolosità dei messaggi lanciati. L'orientamento sessuale non è una scelta? Se sono le istituzioni a dichiararlo, come risponderanno le istituzioni quando a farsi scudo di questa convinzione in un aula di tribunale saranno dei pedofili o dei maniaci stupratori o qualsiasi altro deviato criminale affetto da devianze sessuali? Sia chiaro, nessuna di queste devianze ha nulla a che vedere con l'omosessualità in quanto tale, ma è il messaggio lanciato che è pericoloso, scriteriato e incosciente. Inoltre, se davvero certi orientamenti sono scelte "genetiche", i programmi di eugenetica selettiva messi in atto dal regime Nazista non erano poi così folli e campati in aria come vorrebbero farci credere, anzi... Contenti loro.
L'Ostile

martedì 23 ottobre 2007

LITUANI, ALBANESI, CINESI E 4000 RAGAZZE OBBLIGATE A DROGARSI E PROSTITUIRSI: IL FANTASTICO MONDO DEL MULTIETNICISMO!

LONDRA: Membri di una banda di Lituani e Cinesi, arrivavano ad incassare 5.000 sterline al giorno, prostituendo le giovani ragazze in loro possesso dopo averle imbottite di cocaina per ammansirle. Si calcola che 4.000 donne siano state obbligate a prostituirsi in Inghilterra dalle bande criminali, e costrette ad avere non meno di 20 rapporti al giorno.
The Independent

Quando pubblicai il mio post lettera di una clandestina al Ministro Ferrero qualcuno mi accusò di essere "patetico". So bene che altro non era che un'ingenua provocazione, purtuttavia a costui, e a tutti gli splendidi paladini del bel mondo multietnico, multirazziale e multiculturale, dedico questo post. Centinaia di migliaia di donne e poco più che bambine, ogni giorno sono schiavizzate e devastate psicologicamente da un sistema che le consuma come fossero cibo in scatola, e dall'inaccettabile ipocrisia di chi vorrebbe farci vedere un mondo che non c'è se non nelle sue fantasie! Cari i miei democratici, tolleranti e liberali, cari i miei compagnucci con i vostri bonghi e le vostre magliette del Che...per quanto sia, l'articolazione del collo ha dei limiti fisiologici e non potrete girare la testa fin oltre le vostre spalle: un giorno presto o tardi sarete pur costretti a guardare dritto nel gli occhi la realtà delle cose, e che il vostro "villaggio globale" e paradiso interculturale, altro non è che un fallimento costruito sulle carni e sulle sofferenze di milioni d'innocenti.
E’ stato arrestato il capo dell'organizzazione milionaria che costringeva centinaia di terrorizzate ragazzine straniere a prostituirsi. Durante le indagini gli investigatori sono venuti a capo di un'inusuale banda costituita da elementi di differenti paesi che gestivano in accordo sia il mercato della droga sia quello delle ragazze e dei bordelli dove quest’ultime erano obbligate a lavorare come schiave.

I Lituani obbligavano le ragazze a partire per l’Inghilterra, non facendosi scrupoli di usarle come corrieri di droga, dopodiché venivano vendute agli Albanesi che si occupavano della gestione dei bordelli. Secondo gli inquirenti il ruolo dei Cinesi sarebbe più che altro circoscritto al traffico della droga. Questo ben pianificato sistema criminale è andato avanti per anni fruttando ai membri della banda milioni e milioni di sterline. Con appena 9 ragazze uno di questi bordelli era in grado di alzare 100 Sterline l’ora, permettendo alla banda di guadagnare qualcosa come 400.000 sterline al mese solo con la prostituzione. Di tutto ciò alle giovani donne veniva lasciata una manciata di spicci con le quali dovevano provvedere al cibo ai vestiti e a pagarsi l'affitto.

A gestire l'organizzazione, con buona pace del Ministro Amato, le solite ETNIE...Slavi, Lituani, Albanesi, Cinesi...

Virginijus Suchodolskis che era alla testa dell’organizzazione minacciava personalmente di mozzare le gambe alle ragazze che non riuscivano a farsi più di 20 clienti per giorno. Poco più che schiave, private del passaporto, le ragazze erano continuamente minacciate e obbligate ad assumere droga alfine di tenerle in un continuo e persistente stato di soggezione psicologica. Oltre a Virginijus Suchodolskis è stata confermata la detenzione per Petras Aleknavicius, Mantas Dumasius, Karrong Jiang, Edward Hui, Yao-Kang Huang e Grazydas Rudatis (per droga), Aleknavicius (prostituzione e droga), di cui è stata richiesto l’espatrio, Edward Hui ( prostituzione e droga), Jiang (prostituzione e droga), Rudatis (prostituzione e droga).

Naturalmente tutta questa drammatica storia viene fuori per caso..grazie al coraggio e alla fortuna di una delle ragazze riuscita a sfuggire ai suoi aguzzini. Segue il racconto di Sandra, schiava a 16 per il compiacimento ipocrita del sogno multietnico.

Sandra aveva 16 anni quando in una festa vicino casa sua, in Lituania, qualcuno l’avvicinò minacciandola che qualcosa di molto brutto sarebbe accaduto a lei e alla sua famiglia se non fosse partita subito per Londra.
L’uomo gli disse che sarebbe andata a lavorare all’estero, e certo la ragazza non poteva immaginare che sarebbe stata obbligata a prostituirsi, costretta a sfogare più di 20 uomini al giorno tra Londra e Birmigham.
Sbattuta in un pullman sotto scorta, per impedirle di fuggire, sopportò un primo duro viaggio verso la Polonia. Da qui ancora 27 ore di viaggio attraverso la Germania, e quindi l’arrivo in Inghilterra. Qui in un caffè della stazione di Paddingoton, le venne incontro Virginijus Suchodolskis. L’uomo le disse senza mezzi termini che lei era una sua proprietà, e che sarebbe stata costretta volente o no a lavorare per lui nei bordelli della West London, proprietà di un suo complice, il camerire Edward Hui.
Quando lei disse al suo padrone che voleva andarsene e tornare a casa, lui la minacciò di picchiarla e di mozzargli le gambe. Per farla cedere psicologicamente gli venne propinata anche della cocaina.
Il 28 ottobre dello scorso anno Sandra trovò il coraggio e l’occasione di fuggire e denunciare alla polizia tutta l’organizzazione che l’aveva strappata via dalla famiglia e costretta alla prostituzione.

Times UK

domenica 21 ottobre 2007

ZINGARA FERMATA 75 VOLTE PER FURTO: SEMPRE SCARCERATA PERCHE' INCINTA!


La vicenda allucinante di una criminale recidiva, mai punita perchè...perchè "la madre dei parassiti è sempre incinta" come recita un'antico proverbio. E così mentre il Bel Paese vanta il record etnomasochistico di minor tasso di natalità planetario, gli altri, gli allogeni, gli stranieri o, come in questo caso, i parassiti ROM ( particolarissima specie di nomadi stanziali improduttivi ma fecondi ), si riproducono allegramente ben consci che tanto c'è un intero popolo di coglioni tolleranti e democratici da spennare. Vi prego di notare nell'articolo della Repubblica, il tono scanzonato e quasi "paterno" con il quale viene trattata la questione. Come se le vittime dei furti e dei raggiri della "signora" zingara non fossero anch'esse madri, padri, figlie e figli derubati e privati di beni magari essenziali, affettivamente importanti o semplicemente guadagnati col quel sudore e quel lavoro che sono valori del tutto alieni agli zingari ROM . Il giornalista di Repubblica tenta di farne un fenomeno di folklore, piegandosi al pensiero unico conforme del "tolleranza a tutti e a tutti i costi fino alla propria masochistica autocancellazione". Contenti loro. L'Ostile di suo continua fermamente a portare avanti le sue proposte di eugenetica preventiva, per la salvaguardia del territorio italiano e nella convinzione che i "nomadi" dovrebbero stare con le pecore in mongolia o con i cammelli nel Sahara, e non a criminare nelle nostre antiche e belle città!
L'Ostile

La donna è stata denunciata oggi da due turisti tedeschi. Dal '93 a oggi ha avuto dieci gravidanze e quattro aborti
MILANO - E' stata fermata 75 volte dal '93 a oggi per furto e borseggio, ma ogni volta viene scarcerata perché incinta. La vicenda della nomade bosniaca ventottenne fermata oggi a Milano, dopo la denuncia di una turista tedesca, ricorda un po' quella di uno dei tre episodi di Ieri, oggi e domani di Vittorio De Sica.
La protagonista del film, Adelina, interpretata da Sophia Loren, è una scaltra contrabbandiera di sigarette che vive a Napoli con Carmine, il marito disoccupato, e che riesce puntualmente ad evitare la galera rimanendo incinta. Ma diversi anni e sette bambini dopo, il povero Carmine è esausto e Adelina purtroppo dovrà andare in carcere. Una storia che a propria volta trae ispirazione dalla realtà: per la sua commedia Eduardo De Filippo si era infatti ispirato alla vicenda della venditrice abusiva di sigarette Adelina Sbaratti.
Ma torniamo alla nomade fermata a Milano. Era stata scarcerata l'ultima volta il 15 settembre perché era al quarto mese di gravidanza e aveva un sospetto distacco della placenta. Oggi, poiché si è trattato solo di tentato furto, è stata denunciata a piede libero.
La donna ha avuto finora dieci gravidanze e quattro aborti, e a breve sarà madre di nuovo. Anche come numero di figli, dunque, è molto vicina all'Adelina interpretata da Sophia Loren... Di solito si muove tra Roma e Milano, e colpisce di preferenza turisti anziani: la donna tedesca che ha tentato di borseggiare oggi ha 73 anni, ed era con il marito, di 77. I due anziani si sono accorti subito del tentativo di borseggio, hanno bloccato la donna e si sono messi a urlare richiamando l'attenzione di un carabiniere in borghese che è subito intervenuto.
La Repubblica
Grazie a Lord Invictus per la segnalazione di quest'articolo.

mercoledì 17 ottobre 2007

DIVISE FABBRICATE IN ROMANIA, E POLIZIA DIVENTA POLIZZIA!

Nella Repubblica delle banane, delle checche e delle veline il Ministero degli Interni pensa bene di affidare la commessa per le divise della Polizia alla Romania che, si sa, è piena di persone che fanno lavori che gli italiani non vogliono più fare, alla faccia dei migliaia di disoccupati e esuberi nel settore manifatturiero interno. Unico cruccio? Sulle divise al posto di "Polizia" c'è scritto un più cazzuto "Polizzia"! Mai perdere un'occasione per rendersi ridicoli, si sarà detto il Ministro Amato... o magari una semplice svista, in fondo può accadere quando l'unica principale preoccupazione è quella d'integrare più stranieri possibile nel già macilento tessuto etnico Italiaco.

[…] Il correttore di bozze è cortesemente pregato, per una volta, di non correggere. Sarebbe uno sforzo vano, una battaglia persa in partenza. Perché, per sistemare migliaia di giacconi in Goretex, appena arrivati da Bucarest e destinati alla nostra Polizia (quella vera, quella con una zeta sola) più che un correttore ci vorrebbero ettolitri di «bianchetto» e centinaia di omini volenterosi. Quindi. «Quindi adesso ce li teniamo, anzi li buttiamo così come sono arrivati», ammette, confida e denuncia Filippo Saltamartini segretario del Sap, il Sindacato autonomo di polizia. […] E nemmeno di scarpe, come vedremo tra poche righe. Perché i giacconi in Goretex appaltati, pensate un po' per risparmiare, in Romania, e arrivati con quell'eccellente svarione che diventa, per giunta, fosforescente nella nebbia e nella notte, certo non si possono infilare. Come non si possono infilare le scarpe, è storia altrettanto recente, che, sempre il ministero degli Interni, ha pensato bene di ordinare in Slovenia per aggraziare con un tocco sexy i piedi delle circa quindicimila poliziotte d'Italia. In questo caso i conti si possono già fare, anzi sono già stati fatti dal Sap: valore della commessa, oltre 600mila euro. Peccato che quando sono arrivate un paio di settimane fa al Veca, cioè al magazzino vestiario della Polizia[…] ci si è accorti che il 35 della Slovenia non corrisponde al 35 dell'Italia e della Cee. E così via per tutti gli altri numeri a scendere o a salire.

Il Giornale

giovedì 11 ottobre 2007

11 OTTOBRE... LEONI PER UN GIORNO!

Con Sigonella, Bettino Craxi, allora Presidente del Consiglio, venne meno a una regola imposta dall’Impero Usa agli stati vassalli: l’ossequio del primato dei loro interessi, al di là di qualsiasi principio d’indipendenza. Rifiutando di consegnare i palestinesi ai marine, Craxi osò affermare, invece, il rispetto della sovranità della nazione italiana.

Lunedì 7 ottobre 1985
Un commando palestinese sequestra, nelle acque territoriali egiziane, la nave da crociera italiana Achille Lauro, con 545 persone a bordo, e la dirotta verso la Siria.

Martedì 8 ottobre.
La Siria non permette alla nave di entrare nelle sue acque territoriali. I terroristi uccidono Leon Klinghoffer, americano di origine ebraica. Le autorità statunitensi ricevono la notizia della morte di un cittadino americano.

Mercoledì 9 ottobre.
Con la mediazione dell’Olp, la nave rientra a Porto Said, in Egitto, dove gli ostaggi vengono liberati.

Giovedì 10 Ottobre.
Gli Stati uniti chiedono l’estradizione del commando palestinese al Governo egiziano.

Il Governo italiano tratta con l’Olp la consegna dei quattro dirottatori perché siano giudicati in Italia, considerato che, nel diritto nautico internazionale, una nave è territorio della bandiera che batte.

Il Governo egiziano imbarca su un aereo di bandiera, con l’intenzione di trasportarli in Tunisia i quattro dirottatori, due negoziatori palestinesi, Abu Abbas e Hani el Hassan, nominati da Arafat, un ambasciatore del governo del Cairo ed alcuni elementi del servizio di sicurezza egiziano.

Il Governo tunisino nega all’aereo il permesso di atterrare.

L’aereo viene intercettato all’altezza del Canale di Sicilia da F-14 americani e dirottato.

Il Governo americano chiede a quello italiano il permesso di farlo atterrare nella base NATO di Sigonella, in provincia di Siracusa. Il presidente del Consiglio, Bettino Craxi, concede l’autorizzazione.

Venerdì 11 Ottobre.

h. 0,15 L’aereo atterra a Sigonella. Sulla pista, viene circondato dai soldati italiani: Vam dell’areonautica e Carabinieri.

h. 0,21 Atterrano due C-141 statunitensi. Scendono, armi in pugno, i militari della Delta Force americana guidati da generale Steiner. Si dirigono verso il Boeing egiziano, fermo sulla pista, e lo circondano a loro volta. Chiedono la consegna dell’aereo e di Abu Abbas, ritenuto il vero capo del commando palestinese (quale effettivamente è).

h. 0,45 Bettino Craxi ordina all’Ammiraglio Fulvio Martini, capo del Sismi, di assumere le operazioni militari per il rispetto della sovranità nazionale italiana. Il ragionamento non fa una piega: il delitto è avvenuto su una nave italiana e i dirottatori si trovano su territorio italiano. E’ l’Italia

che deve giudicare i colpevoli. Inoltre, al momento, non esistono prove certe che Abu Abbas sia imputabile del reato.

h. 1,15 Affluiscono nuovi rinforzi militari italiani alla base che circondano a loro volta la Delta Force americana. Si sfiora il conflitto armato fra italiani e americani.

h. 5,30 Gli americani si ritirano. La polizia ita

liana arresta i 4 dirottatori.

Tarda mattinata L’Ammiraglio Martini arriva a Sigonella. Comincia la trattativa con gli egiziani rimasti a bordo dell’aereo. Si decide di trasferire il Boeing a Ciampino. Martini chiede una scorta di aerei caccia all’aeronautica italiana.

h. 21,30 circa poco dopo essersi alzato in volo il convoglio aereo taliano, decolla da Sigonella, senza preventiva richiesta di autorizzazione, un caccia F-14 della Sesta Flotta americana che cerca di interferire con la rotta della formazione italiana, al fine di dirottare l’aereo egiziano. Non ci riesce.

h. 23,00 circa Il boeing egiziano, sotto sco

rta dell’aeronautica italiana, atterra a Ciampino. Un secondo aereo militare americano, dichiarando uno stato di emergenza, chiede e ottiene l’autorizzazione all’atterraggio immediato. Atterrato a sua volta, si dispone di traverso sulla pista con la chiara intenzione di impedire qualsiasi ulteriore manovra all’aereo egiziano.

L’Ammiraglio Martini fa sapere al pilota americano che ha cinque minuti di tempo per liberare la pista, dopodichè darà ordine di buttarlo fuori con i bulldozer. Ne passano solo tre: l’F-14 accende i motori e riparte.

La battaglia di Sigonella è finita, vinta dalla Sovranità nazionale italiana...la Repubblica Italiana post bellica: leoni per un giorno.

martedì 9 ottobre 2007

LA SINISTRA VUOLE GLI INCAPPUCCIATI?? SE PROPRIO INSISTONO...

Clicca sull'immagine per ingrandirla.Rosy BINDI Ministero della Famiglia (?):
...spiega che prima di vietare l'uso del burqa «occorre pensarci bene», perchè se esso è «segno di oppressione» va combattuto, ma se «è simbolo di una cultura liberamente scelta» allora va tollerato.

Vittorio CAPOCELLI prefetto di Treviso:
«Se per motivi religiosi una persona indossa il burqa, lo può fare, basta che si sottoponga all'identificazione e alla rimozione del velo».

Giuliano AMATO, Ministro di Grazia e Giustizia :

"Dobbiamo mettere da parte il velo dell'ideologia ogni volta che parliamo di un velo islamico. In certe occasioni il velo è prova di prevaricazione dell'uomo sulla donna, in altre è prova di un senso identitario. Vietarlo a priori significa imporre una propria ideologia imperialista"

Paolo FERERRO Ministero della Solidarietà Sociale (??):
«Io credo che sia necessaria al più presto la legge sulla libertà di culto perché può aprire la strada a intese per regolamentare i rapporti anche con l’Islam proponendo uno scambio: diritto di culto in cambio del riconoscimento dello Stato italiano e del suo ordinamento costituzionale [...] Più le moschee sono aperte e meglio è. Se parliamo del velo, è un fatto di costume, nel quale uno Stato laico non deve mettere il becco. Per dirla brutalmente, mia nonna aveva il velo come tante contadine siciliane cinquant’anni fa e le loro nipoti girano in minigonna».

Luana ZANELLA vice presidente dei Deputati dei Verdi: “Il prefetto di Treviso si è attenuto alla legalità ed al buon senso, il dialogo con le altre culture non si può fare imponendo abitudini e comportamenti: non si può chiedere un confronto alle donne che indossano il burqa costringendole a levarselo”.

Presentato nel frattempo nella lontana America elargitrice di diritti e libertà, il nuovo modello di burqa definito "ariano". Siamo certi che una sinistra così aperta e tollerante nei confronti delle diverse culture non potrà che tollerare e accettare con stesso slancio moderno e libertario coloro che vorranno indossare questo caratteristico burqa bianco crociato durante i loro periodici raduni e falò celebrativi.

L'OSTILE

giovedì 4 ottobre 2007

OSCURAMENTO E DENUNCIE PER IL BLOG ANTI-MASTELLA -Prove tecniche di Grande Fratello 2 -

ROMA - La Polizia postale ha richiesto l'oscuramento del blog «Mastellatiodio.blogspot.com», dopo la denuncia presentata dal ministro della Giustizia, Clemente Mastella. A quanto si apprende è stato accertato che il sito era stato aperto in California ma sarebbe residente su un server italiano. La Polizia postale, nell'ambito di alcuni accertamenti, avrebbe interpellato anche Google per l'oscuramento del sito.

PRESE IN GIRO - Sul blog non si lesinano i toni forti e le prese in giro: nel mirino c'è sempre lui, Clemente Mastella, raffigurato anche con irriverenti fotomontaggi. Tanto infuriato da denunciare i creatori del blog. ( Si vocifera negli ambienti cinematografici che contano che cotanta virile furia gli sia valsa la scritturazione per il secondo capitolo di 300. NdO ) Il ministro ne aveva parlato anche a Ballarò, riguardo all'antipolitica che si respira in Italia ( C'è chi ne parla e chi la INCARNA caro Clementino. NdO ), e agli attacchi di Beppe Grillo, sovente molto critico con il leader dell'Udeur: «Se c'è un blog che ritiene che io sia il male di questo Paese - aveva detto Mastella - che si chiama "Mastella ti odio", mi chiedo: questa è buona politica?». E aveva definito «neonazista» ( Mamma i fasci! Si salvi chi può!! NdO ), il blog, che a suo dire, comunica «una inciviltà che non è cultura politica». «Non farò, lo voglio dire a Grillo, né la fine di Craxi né di Biagi», aveva detto anche in quella trasmissione.

LA REPLICA - A queste accuse avevano risposto, sulle pagine del blog, gli stessi animatori: «[...] Noi ci auguriamo semplicemente che personaggi politici incompetenti, arrivisti, profittatori e soprattutto arroganti, personaggi rappresentanti plasticamente in maniera formidabile dal senatore ceppalonico, siano cacciati dalle stanze del potere una volta per tutte, magari senza godere della pensione da parlamentari. Ripeto: chiediamo troppo?».

Da Il Corriere.it

E' facile giocare a fare i leoni contro un blog e qualche comico. Magari dal Ministro di Grazia e Giustizia mi sarei aspettato riforme importanti del sistema penitenziario, denunce riguardo il sovraffollamento dei carceri a causa della scriteriata politica d'immigrazione, potenziamento e snellimento dell'impianto giuridico, infine perché no, la chiusura dei numerosi siti istiganti la Jihad aggiornati quotidianamente da computer italiani... e invece, come ogni Principe feudale che si rispetti...sarà la testa del giullare a cadere, mentre il castello brucia! Mentre Visco che si è pulito le scarpe sulla divisa della Guardia di Finanza rimane in carica assieme a chi è stato pizzicato mani in pasta tra puttane e cocaina come il deputato Cosimo Mele ancora tranquillamente in carica a beccarsi i soldi della Patria. Questa è la tua idea di Giustizia Clementino?

Contro l'arroganza, la presunzione, la corruzione, il bestiario parlamentare, contro questa classe di sanguisughe, poltronari...Non con l'oro, ma col Ferro! POPOLO SVEGLIA!

VIETATO FUMARE IN CASA PROPRIA -Prove tecniche di Grande Fratello 1 -

NEW YORK - Prima hanno vietato di fumare nelle strade ma nella cittadina californiana di Calabasas, nei pressi di Los Angeles, hanno deciso che non era sufficiente: ora il divieto si estende anche agli appartamenti privati. Diventa così la città più severa in assoluto in materia di lotta contro il tabacco negli Stati Uniti. Prima del nuovo provvedimento, che entrerà in vigore nelle prossime settimane, Calabasas aveva già proibito il fumo del tabacco all'aperto, con l'eccezione di una piccola area riservata ai fumatori nel parcheggio del principale centro commerciale locale. La legge in questione prevede di proibire il fumo negli appartamenti esistenti (ma non nelle ville), fatta eccezione di quelli abitati da fumatori, fino al momento del trasloco.CHI TRASGREDISCE DEVE LASCIARE LA CASA Tutte le nuove costruzioni con almeno 15 appartamenti dovranno essere 'smoke-freè, cioè con divieto totale di fumare. Chi non rispetterà il provvedimento, se denunciato, dovrà pagare una multa e potrebbe addirittura essere obbligato a traslocare. La mossa di Calabasas verrà imitata, la prossima settimana, da un'altra città del nord della California, Belmont, che si trova a metà strada tra San Francisco e San Josè.
Da Il Corriere.it

E la chiamano libertà!